(Adnkronos) – ''Assassini''. Così il re di Spagna Felipe IV e il premier spagnolo Pedro Sanchez sono stati contestati a Paiporta, una dei Paesi più colpiti dall'alluvione nella regione di Valencia, dove si registrano finora oltre 200 morti. Come si vede dalle immagini diffuse, la tensione al passaggio dei reali è stata altissima e i cittadini scesi in strada hanno gettato fango contro il re.   Il dispositivo di sicurezza ha tentato di proteggere la delegazione reale, dopo che il protocollo è stato violato. Le persone hanno oltrepassato il cordone che era stato stabilito attorno ai reali. Per garantire la sicurezza sono intervenuti agenti della Polizia nazionale a cavallo, oltre a membri della Guardia Civil. Un gruppo di persone ha gridato in coro "dov'è Pedro Sánchez?".   La protesta si è accesa soprattutto quando, accanto ai reali, è apparso anche il primo ministro Sanchez accusato di aver sottostimato l'allarme e di aver ritardato i soccorsi. ''Non ci è rimasto più nulla'', urlavano. Sánchez ha deciso di interrompere la visita.  Re Felipe si è invece rifiutato di interrompere la visita a Paiporta e ha cercato di parlare con i cittadini nonostante le forti contestazioni contro di lui. A fatica è riuscito ad avanzare, protetto da un rigido cordone di sicurezza, e cercando di esprimere comprensione e di ascoltare le persone colpite. Nelle immagini della protesta trasmesse dall'emittente Rtve si vede anche un uomo ferito negli scontri con la polizia e che ha una ferita alla testa, sanguinante.  Insieme a re Felipe VI, la regina si è fermata a parlare con i cittadini colpiti, ha abbracciato alcune donne e si è commossa mentre la folla inveiva contro la delegazione istituzionale in visita, di cui faceva parte anche il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez. ''Non è colpa sua'', hanno detto alcuni dei contestatori alla regina Letizia, sporcata di fango durante la protesta. La regina Letizia di Spagna ha pianto tra gli alluvionati che ha incontrato a Paiporta, uno dei paesi maggiormente colpiti dalle forti piogge che si sono abbattute sulla provincia di Valencia. Insieme a re Felipe VI, la regina si è fermata a parlare con i cittadini colpiti, ha abbracciato alcune donne e si è commossa mentre la folla inveiva contro la delegazione istituzionale in visita, di cui faceva parte anche il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez.  "Voglio esprimere tutta la nostra solidarietà e il riconoscimento dell'angoscia, della sofferenza e del bisogno di certezza di molti abitanti di Paiporta e del resto di Valencia". Lo ha detto il presidente del governo spagnolo Pedro Sanchez, dopo l'incontro con il Centro di Coordinamento Operativo Integrato (Cecopi), durante il quale ha ringraziato i volontari per il loro lavoro di solidarietà e ha respinto gli atti di violenza dopo le contestazioni di Paicorta. "Rifiutate qualsiasi tipo di violenza che possa essere perpetrata come quella a cui abbiamo assistito oggi", ha aggiunto. "Non devieremo dal nostro obiettivo nonostante alcune persone violente assolutamente marginali". "L'obiettivo principale è salvare vite umane, recuperare i corpi di coloro che potrebbero essere morti a causa di questa tragedia e impegnarsi per la ricostruzione", ha spiegato il presidente. Durante la visita a Paiporta, il presidente ha dovuto essere allontanato. Sanchez ha ricevuto spinte, fischi e proteste durante la visita e alcuni cittadini indignati hanno lanciato fango e pale contro la delegazione del premier. Â
La visita dei reali di Spagna a Chiva, una delle città valenciane più colpite dall'alluvione, è stata rinviata. "Con l'accordo congiunto delle autorità statali, regionali e della Casa Reale, la visita a Chiva è rinviata", ha annunciato la Casa Reale in un comunicato. Dopo le contestazioni subite a Paiporta, i regnati Felipe e Letizia avevano fatto sapere di voler continuare comunque con il programma previsto delle visite alle città alluvionate, ma poco fa è stato deciso di rinviare quella a Chiva.  Piogge torrenziali si sono abbattute nel pomeriggio nel quartiere Terramar di Sitges (Barcellona), dove l'acqua ha allagato le strade ed è entrata in alcune case. Le precipitazioni hanno superato i 60 litri per metro quadrato in un'ora e un veicolo è rimasto intrappolato su un ponte. Gli occupanti sono rimasti illesi. Le piogge hanno colpito anche la località di Vilanova u la Geltrú. In precedenza, in Catalogna, la Protezione Civile aveva inviato avvisi poco prima delle 17 ai telefoni cellulari situati nelle regioni del Garraf e dell'Alt e Baix Penedès (Barcellona), avvertendo di piogge continue e torrenziali. Il messaggio chiedeva di prendere precauzioni estreme e di evitare viaggi non necessari.   —internazionale/[email protected] (Web Info)
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ultimo aggiornamento: 3 Novembre 2024 14:18